Per gli appassionati di Realtà Virtuale il termine LBE VR potrebbe non essere così sconosciuto ma per tutti gli altri può apparire come uno strano acronimo. Nell’ultimo anno LBE VR ha iniziato a circolare in modo insistente descrivendo tutte le quelle situazioni in cui la realtà virtuale viene applicata in un ambiente appositamente studiato per offrire un’esperienza completa ed immersiva.

Uno dei problemi principali della realtà virtuale è che la maggior parte delle persone non l’ha ancora provata e non ha mai indossato un visore. Questo purtroppo fa si che non venga capita appieno la potenza immersiva di tale tecnologia. Uno dei motivi è il costo dei visori stessi (seppur negli ultimi rilasci il prezzo sia più abbordabile, si pensi all’Oculus Quest) così come il fatto di dover far indossare all’utente un dispositivo ingombrante. Seppur con le stesse problematiche della classica VR “casalinga” la LBE VR permette all’utente di collocarsi in un ambiente fisico reale e solo successivamente virtuale (appunto dopo aver indossato il visore); in questo modo oltre ad essere in un ambiente protetto permette anche una immersività maggiore, quasi completa.

Si pensi anche solo alle fonti di calore, così come al vento oppure all’acqua, ai muri che è possibile toccare (in gomma, ma che nel virtuale sono mattoni) così come la comunicazione con la propria squadra durante una partita immersiva in un ambiente tra fisico e virtuale. Tutto questo è la LBE VR che si sta facendo strada come la vera VR.

Molti stanno puntanto sulla Location Based Environment Virtual Reality come ad esempio la Ubisoft che nel mondo ha già più di 200 punti fisici immersivi (mappa qui). Ma questo tipo di esperienza sarà il futuro della VR? Qualcuno afferma assolutamente di si ma oggi è prematuro dirlo. Se da un lato aggiunge un’enorme quantità di elementi immersivi (oggetti in pungo e non controller, muri in gomma, comunicazione di squadra, effetti ambientali, etc) dall’altro corre il rischio di essere ancora e nuovamente una semplice esperienza “pro-tempore” bella, entusiasmante ma solo ludica. Bisognerà attendere ancora affinchè tale esperienza possa essere vista come un nuovo modo di vivere, passando prima di tutto attraverso un’uso per il business (come ad esempio lo è ora per la Realtà Aumentata / Mista).

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