Scrivo a te che leggi dal personal computer di una anonima azienda della tua zona e a te che leggi da una grande azienda del settore: stai morendo.
Svegliati ti prego, non puoi morire in questo modo, non puoi far morire le tua persona così.
Stai facendo il loro gioco, stai aiutandoli a tirarsi fuori dalla crisi, ma non stai aiutando te stesso. La tua esperienza va a loro, il tuo tempo va a loro, il tuo stress va a loro…gratuitamente, perchè queste non sono cose che si ripagano con la moneta (se così fosse il tuo stipendio dovrebbe essere quantomeno il doppio).
Ti dicono che c’è la crisi, che il posto fisso è una manna dal cielo: si certo, per loro, non per te.
Stai morendo, oppure sei già morto e sei uno zombie.
Ti alzi la mattina sapendo che dovrai andare al lavoro facendo lo stesso tragitto, sapendo che dovrai salutare i colleghi appena arrivi, dovrai accendere il computer e controllare la posta, dovrai dare una sbirciatina a Facebook che terrai aperto tutto il giorno senza farti beccare (magari anche sullo smartphone), dovrai chiamare quel cliente che ti sta sulle balle e che se fosse tuo avresti già mandato a quel paese ma invece è amico del tuo capo (chissà perchè?), dovrai ultimare quella urgenza che il tuo collega ti ha chiesto perchè lui se ne va in ferie per due settimane, dovrai andare in quella società a portare chissà cosa perchè te lo sei trovato sulla scrivania, dovrai sorridere alle battute del tuo capo anche se fanno ridere solo lui ed il suo leccapiedi, dovrai discutere con il tuo collega che ti sta “tanto simpatico” perchè alla fine dovete vivere nello stesso ufficio, dovrai fare pausa quando lo dicono tutti e solo per 10 minuti sapendo che se sgarri il capo può mandarti una email, dovrai restare 20 minuti in più stasera sapendo che non verrai pagato, dovrai mettere tutta la tua esperienza nel progetto di domani ma sai che non riceverai nemmeno una pacca sulla spalla o un “Bravo”, dovrai…
Stai morendo e con te anche la tua mente, le tue idee, i tuoi progetti, la tua voglia di rivincita e spaccare il mondo.
La società o l’azienda per cui lavori conta su di te per venire fuori dalla crisi ma non sai che è in crisi proprio perchè non è riuscita ad adattarsi ai cambiamenti, perchè è ferma da tempo, perchè il capo ragiona come ragionava 10 anni fa (se ragiona, ovvio), perchè è morta… morta come te se continui nello stesso modo ogni giorno.
Non sto dicendo di andare dal tuo capo, consegnare la lettera di dimissioni e andartene sbattendo la porta.
Sto dicendo che devi iniziare a lavorare per te ed uscire dalla tua di crisi. Rimetti in moto il tuo cervello, il mondo ha bisogno di cervelli funzionanti, di idee e di voglia di fare.
Torna a casa sapendo che hai fatto qualcosa per te oppure che lo farai dal momento in cui varchi la soglia di casa fino a quando vai a letto.
Fallo oggi e fallo domani, poi rifallo ancora.
Non fare lo zombie, ti prego!